Haniel D'Agostino - Babbo Giochiamo

Informazioni sull'artista

Formazione:
• Studio della tecnica per chitarra e armonia classica dai 10 ai 12 anni presso la  scuola di musica G. Verdi di Prato
• Studio della tecnica per chitarra e armonia moderna presso il M. Riccardo Galardini (docente universitario e musicista di fama nazionale, ideatore del metodo Real Modern Guitar) dai 19 ai 24 anni
• Studio della tecnica vocale Vocal Power presso il M. Gianni Sarchi dai 27 ai  33 anni
• Corso per Fonico di studio e di palco promosso da Confartis di Firenze,  organizzato presso lo studio Sonoria Recording di Andrea Benassai (Prato)
Esperienze live:
• Chitarrista solista nella band Friquenx, band di estrazione locale di quattro  elementi, dai 16 ai 19 anni (cover e brani originali in lingua inglese)
• Fondatore e chitarrista solista e coautore dei brani nella band Alevole, band di  estrazione locale di cinque elementi, dai 19 ai 24 anni (cover e brani originali in lingua inglese e italiana)
• Chitarrista solista e autore dei brani nella band Daryma, band di estrazione  locale di cinque elementi, dai 24 ai 30 anni (cover e brani originali in lingua  italiana)
• Chitarrista acustico nella band Store 69 Negramaro Tribute band dai 37 anni ad  oggi (cover)
• Chitarrista acustico nella band Lovesong - Adele Tribute band dai 37 anni ad  oggi (cover)
• Chitarrista acustico (turnista) coinvolto in progetti organizzati dall'associazione  culturale Il Moderno (caffetteria) di Agliana (PT) (cover)
• Cantante e chitarrista di Haniel D'Agostino, primo progetto solista, dai 28 anni  ad oggi (brani originali)
Esperienze in studio:
• Album di n. 10 tracce originali, di cui 7 da autore e una da coautore, registrato  con la band Daryma presso l'etichetta Green Production di Sarzana (edizioni Green Pomotion) nel 2010

IL SINGOLO

Babbo Giochiamo è scritta da un padre per il figlio e, per enfatizzarne la comunicazione, il padre usa le stesse parole che gli rivolge il figlio, mettendosi al suo pari.  Parla di un figlio che si affida al padre, coinvolgendolo nei propri giochi (giochiamo  a fare un castello / giochiamo a fare la lotta), traendo piacere nella protezione del padre (e tu lo sconfiggi /ma se a letto non vieni con me ho ancora paura..). Parla di un figlio che vede, in quella grande figura genitoriale, un esempio da imitare (così le guardiamo dallo stesso punto / che adesso sto a tavola anch'io come te), e al
tempo stesso un traguardo da battere (così ti dimostro che sono più forte di te / perché io ho tre anni e corro più forte, più forte di te). Ma il messaggio che vorrei trasmettere con questo brano non è solo l'amore incondizionato di un figlio verso il padre e viceversa, bensì la forza con cui i nostri figli e i bambini in generale riescono a renderci persone migliori, meno razionali, meno imbronciate e più meravigliate di fronte alla vita. E i bambini tutto questo lo sanno, per questo lo fanno...per salvarci dal grigio che saremmo senza di loro.


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